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Begijnhof (Beghinaggio)

Statua di Begijnhof di Amsterdam, link qui per dimensioni reali
Un piccolo angolo di Amsterdam che non bisogna perdere per nessun motivo è il Convento delle Beghine, Begijnhof (Beghinaggio). Si trova all'altezza di Begijnensteeg, a destra nella cinta del Begijnhof. Se la galleria delle Guardie Civiche è chiusa, è necessario tornare al primo cortile e prendere il passaggio sul fondo. Stretto fra lo Spui e la Kalvestraat, a due passi dal rumore e dalla folla, il Begijnhof è un affascinante cortile, affiancato da castagni e circondato da 47 case di bambola del XIV° secolo, tutte restaurate attentamente, con i loro mattoni cotti e scuri.
Begijnhof, link qui per dimensioni reali
Caratteristici alcuni particolari: il gatto che dorme sulla soglia, il canarino dietro la tenda in fine pizzo, la porta laccata con il nome scritto all'antica, la campana in ottone e i vecchi zoccoli di legno nei quali fioriscono le begonie; altro particolare interessante: ogni casa possiede un proprio giardinetto. Incredibile oasi di pace nel cuore di una città brulicante di vita, questo posto si può definire un piccolo villaggio a sè stante, con case antiche e una chiesetta con attorno grandi aiuole ed alberi secolari, dove quasi non arriva il rumore della città. Infatti, nel momento in cui si attraversa il portone del Begijnof, ci si lascia alle spalle l'agitazione e il rumore della città e si mette piede in un'oasi di tranquillità. Dal XVII° secolo, questa specie di cittadella chiusa, cinta da un grande prato erboso e ombreggiato, è occupata dalle beghine, non sono professioniste dell'amore ma, al contrario, pie donne che hanno fato voto di obbedienza.
Begijnhof al n° 102, qui per ingrandire, link qui per dimensioni reali
Il Begijnhof è infatti un luogo di ritiro dove le beghine (donne che hanno abbracciato la vita monastica senza aver pronunciato i voti) potevano trovare alloggio. Un tempo dovevano compiere due anni di noviziato e altri sei conventi per poter infine alloggiare all'interno del complesso. Pur non essendo delle vere religiose, dedicano la vita alla preghiera e al sostegno dei malati. Nella serenità del cortile è facile immaginarsi come doveva trascorrere la vita di quelle donne che, senza scegliere di farsi suore, decidevano di ritirarsi dal mondo per condurre una vita religiosa.